Vita da Expat | Vanessa R. Johansson
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VanessaRedaelliUna famiglia senza sosta
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      Hej Allihopa,

      Mi chiamo Vanessa e sono una ragazza italiana che al momento si trova a Zurigo. Quando avevo 18 anni mi sono trasferita in Olanda per studiare all`universita` e da li` mi sono poi sposata in Svezia a Stoccolma, paese che mi e` rimasto davvero nel cuore, poi ad Oslo in Norvegia ed infine ora mi trovo a Zurigo in Svizzera. Vivo qui insieme a mio marito Robert che e` Svedese e la nostra bambina Victoria che e` nata ad Oslo. Siamo una famiglia super internazionale, a casa parliamo ben 4 lingue e ci piace esplorare posti nuovi e conoscere nuove culture.

      Lavoro sia come content creator che come social media manager e spero che vi piacera` seguire le nostre avvenutre sul blog ma anche su instagram @vanessaredaelli e su YouTube!

      Vi aspetto, a presto!

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        Terza Tappa: Norvegia

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      Terza Tappa: Norvegia

      martedì, 4 febbraio, 2020, 8:58 PM

      Il 2 agosto 2016 dopo 3 bellissime settimane di vacanza passate in Sardegna insieme a Robert , presi un aereo di sola andata per Oslo, questa volta portando con me solamente due valigie dato che il resto sarebbe arrivato con una ditta di traslochi nei giorni successivi.

      A malincuore lasciai la mia amata Stoccolma, sperando che sarebbe stato un arrivederci, e arrivai ad Oslo per iniziare la mia convivenza con Robert. Avevo un solo colloquio di lavoro programmato per il lunedi successivo, colloquio per una posizione come insegnante capogruppo con bambini da 1 a 3 anni in una scuola dell' infanzia Norvegese. Sono arrivata all'indirizzo del colloquio, una villa nella periferia di Oslo, suonai ripetutamente il campanello ma non rispondeva nessuno, la porta era semiaperta cosi decisi di entrare pian piano. Trovai un ragazzo addormentato sul divano dell immenso salotto , vestito con una strana tuta rossa simile a quella dei meccanici. Lo disturbai chiedendo se Cecilie, la donna che avrei dovuto incontrare per il colloquio , fosse a casa. Lui spaventato si sveglio' di soprassalto e disse " cavolo, mamma ha un colloquio di lavoro, dobbiamo sistemare tutto!". Per fortuna lei era in ritardo e il figlio era ubriaco dalla festa che aveva fatto a casa il giorno prima, questo vi dice gia' molto sulla mentalita' norvegese.


      Per la prima volta mi sono trovata a contatto con questa nuova lingua in prima persona, sapevo fosse simile allo svedese ma non completamente e vi assicuro che io a quel colloquio non ho capito proprio nulla (ahahah) io parlavo svedese e lei norvegese, non sono nemmeno sicura che lei mi capisse, ma per mia fortuna ho ottenuto un contratto e la settimana successiva iniziai a lavorare in questa nuova scuola.

      Al momento Robert ed io abitavamo in un appartamento centrale molto grande insieme a Patrick, un amico dell'infanzia di Robert il quale lavorava anche lui ad Oslo. Siamo rimasti a vivere tutti e 3 insieme per circa due mesi prima di trasferirci in un appartamento tutto nostro. Essendo io molto riservata e tranquilla e' stato difficile abitare con due ragazzi per due mesi ma per fortuna sono ruscita a convincere Robert ad andarcene presto!! :)

      La scuola in cui lavoravo era molto bella, un pochino lontana dal centro, ma le difficolta' linguistiche erano davvero enormi! Essendo io insegnante responsabile avevo anche il compito di fare i colloqui con i genitori ed e' stato molto difficile comunicare correttamente. Dovete sapere che in Norvegia ci sono tanti svedesi che si stabiliscono li' per alcuni mesi per lavorare e guadagnare di piu' prima di tornarsene in Svezia, gli svedesi e i norvegesi possono comunicare nelle loro rispettive lingue e capirsi, magari con qualche difficolta' ma e' fattibile. Piu' difficile per me pero' dato che la mia lingua madre non e' lo svedese.

      Per la prima volta mi e' capitato di lavorare in una scuola in cui si erano create tante incomprensioni e c'era un'atmosfera non proprio bella per quanto riguarda il rapporto tra colleghi. Dopo 5 mesi di lavoro in questa scuola trovai lavoro in un'altra scuola dell' infanzia molto vicina al nostro nuovo appartamento e inoltre era una scuola con diversi bambini stranieri per cui si parlava oltre al Norvegese anche Svedese e Inglese. Era una scuola a conduzione familiare e mi sono subito trovata molto bene con colleghi e con la direttrice. Ho instaurato una bella amicizia con una ragazza Norvegese : Elisabeth ed una ragazza Svedese: Marianne.

      Durante il periodo in cui ho lavorato in questa scuola mi sono divertita tanto, io e Robert abbiamo viaggiato parecchio e ogni tanto andavo con le mie colleghe a fare dei weekend di sole donne. Robert ed io nel frattempo avevamo deciso di sposarci e nel giro di 6 mesi abbiamo organizzato tutto. Come sapete ci siamo sposati il 24 giugno 2017 nella chiesa svedese di Oslo, abbiamo poi fatto una cena molto tranquilla con le nostre famiglie e abbiamo organizzato una festa un po' piu in grande il 16 luglio 2017 in Italia, vicino al lago di Como.



      La nostra idea era quella di sposarci ed avere una famiglia fin da subito. Victoria e' arrivata praticamente 3 giorni dopo il nostro matrimonio e a fine luglio siamo partiti per 2 settimane per Tenerife dove abbiamo comprato un appartamento per le vacanze. Ritornati poi ad Oslo io ho ricominciato a lavorare ma essendo il mio un lavoro un po' a rischio sono poi rimasta a casa dal sesto mese in poi. La gravidanza e' stata abbastanza tranquilla a parte le difficolta' degli ultimi mesi, senza grandi nausee ne' dolori. Victoria e' nata il 18.03.2018 all' ospedale di Oslo, e' stato un parto lungo ma molto tradizionale, senza problemi e sereno. Al mio fianco c'era solo mio marito, i miei genitori sono venuti a trovarci e a conoscere Victoria circa una settimana dopo la nascita.

      Robert e' potuto rimanere a casa dal lavoro per due settimane per aiutarmi nei primi giorni di conoscenza con Victoria dopodiche' e' iniziata la nostra routine mamma-figlia che continua ancora oggi. Con il passare dei mesi ci siamo resi conto di quanto fosse difficile crescere una bambina lontano da famiglia e amici e abbiamo iniziato a pensare ad un possibile trasferimento in Italia o in Ticino per poter essere vicini alla mia famiglia. Purtroppo pero', non e' stato semplice dato che Robert non parla Italiano. Siamo poi partiti per le vacanze di Natale 2018 in Italia e da quel giorno non siamo piu' tornati ad Oslo ma questo ve lo racconto nel prossimo post.

      Hugs and Kisses

      Vany


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        Escursione ad Obersee Näfels

        Gite in Svizzera per Famiglie

      Seconda tappa : Stoccolma!

      mercoledì, 11 dicembre, 2019, 8:00 PM

      Dunque dov ero arrivata?

      Sono partita per la Svezia con le mie mille valigie con destinazione Stoccolma.

      L` idea iniziale era quella di rimanere soltanto per l`estate in caso in cui fossi stata ammessa al corso di Psicologia e poi tornare in Olanda per iniziare nuovamente gli studi. Ma cosi non fu, perche` io sono una romanticona nata, irrazionale e forse ero anche un poco immatura. Innamorata del mio ragazzo M. decisi di restare e trovarmi un lavoro, scoprii pero` presto che non era affatto facile, pur sapendo benissimo l`Inglese ma senza nessuna conoscenza della lingua Svedese era praticamente impossibile trovare un lavoro che non fosse : cameriera, babysitter o altri lavori simili che purtroppo non ti permettono di vivere da sola pagando l`affitto in una citta` cara come Stockholm.

      Abitavamo in un appartamento moderno, arredato in stile nordico minimalista, con vista sul mare a pochi passi dal centro di Stoccolma, insomma tutto bellissimo! Peccato pero` che le cose tra di noi non andavano divinamente, anzi ricordo che il giorno del mio compleanno, il giorno dopo il mio arrivo, mi sono ritrovata sul balcone di casa a piangere e a riflettere su questa scelta che avevo appena fatto. Pur sapendo dentro di me che io ed M eravamo due persone completamente diverse che volevano cose diverse nella vita decisi comunque di stare con lui e vedere cosa sarebbe successo. Arrivai a Stoccolma a luglio 2013 e finalmente ad inizio Settembre trovai lavoro come babysitter per una signora italiana che viveva in Svezia da sola con sua figlia di 6 anni che aveva appena iniziato la prima elementare. Il padre abitava a Roma e veniva a trovarle un weekend si ed uno no, lei aveva bisogno di aiuto per portare/andare a prendere la bimba a scuola e a volte la sera e nei weekend. Era un lavoro perfetto per me per il momento ma ovviamente continuavo a cercare altro.


      Dopo un paio di mesi trovai lavoro come supplente in una scuola internazionale nel centro di Stoccolma. Continuai a tenere il lavoro da babysitter e in piu` a lavorare in questa scuola a chiamata. Pur essendo supplente lavoravo praticamente ogni giorno cosi che, a malincuore, dovetti lasciare la famiglia italiana che stavo aiutando perche` la paga e gli orari da supplente erano migliori.

      Dopo mesi di tentativi e gli infiniti curriculum inviati , una sera di Febbraio ricevetti una chiamata da una delle scuole per cui avevo fatto domanda, una scuola Montessoriana internazionale che cercava un` insegnante di inglese per i bambini di 3-5 anni. Al momento della chiamta non capii molto, ricordo che la ragazza che mi faceva domande al telefono non parlava molto bene Inglese. Andai al colloquio e con mio stupore venni subito assunta con contratto a tempo indeterminato ( i primi 6 mesi sono sempre di prova e poi diventa automaticamente indeterminato) . La ragazza che decise di assumermi si chiamava Lisa e non smettero` mai di ringraziarla! Mi ha aperto le porte del mercato di lavoro Svedese.

      Assunta come insegnante di Inglese a tempo pieno, nel giro di 6 mesi avevo imparato lo svedese quasi fluentemente!! Ero felicissima, Stoccolma era un sogno, il lavoro pure. Decisi di iniziare un corso a distanza per diventare insegnante Montessoriana da 0 a 7 anni. Era un corso online che prevedeva pero` alcuni esami a Londra. Tutto andava cosi bene, peccato pero` che la storia con M stava cadendo a pezzi sempre di piu`. Avevamo due stili di vita completamente diversi, interessi diversi e la voglia di stare insieme stava svanendo. Decidemmo quindi di comune accordo di terminare la nostra relazione e che entrambi avremmo lasciato l`appartamento non appena ne avremmo trovato un altro. A gennaio 2015 trovai , quasi per miracolo , un appartamento super centrale per una cifra decente, dove avrei potuto trasferirmi asap. Passai le vacanze di Natale in Italia e non appena tornata mi spostai nel nuovo appartamento. M. invece ando` a vivere da un amico temporaneamente poiche` la prorpietaria dell`appartamento in cui stavamo si era anche lei lasciata con il suo ragazzo e doveva tornarsene a vivere da sola.


      Il mio nuovo appartamento era molto centrale ma aihme` l`arredamento faceva tanto desiderare. I proprietari erano una coppia di anziani : lei svedese e lui americano che abitavano in Florida e tenevano questo appartamento per le vacanze estive. L`accordo era che ogni estate avrei dovuto lasciarglielo per un mese, insomma non il migliore degli accordi ma per chi ha vissuto a Stoccolma potete benissimo capire quanto sia difficile trovare appartamenti centrali in affitto a lungo termine, per cui accettai.

      I mesi successivi li passai da sola, decisi di concentrarmi un po` su me stessa, il lavoro,lo studio e le amicizie. Iniziai anche un corso di svedese online (Svenska som andraspråk : lo svedese come seconda lingua) per prendere una certificazione della mia conoscenza della lingua che magari mi sarebbe stato utile lavorativamente. Da inguaribile romantica pero` non ero fatta per stare da sola ( cosa di cui ora mi pento ahah) e decisi di scaricare un`applicazione : Tinder. Per chi non la conoscesse, Tinder, e` un` app per conoscere persone vicine a te. Essendo gli svedesi generalmente molto riservati e chiusi e` davvero difficile conoscere ragazzi uscendo in citta` o la sera in qualche locale, solitamente sono le ragazze svedesi a fare il primo passo. In questo modo riuscii a conoscere qualche ragazzo, purtroppo pero` con nessuno si creo` un gran feeling finche`incontraii Robert. Ormai avevo perso le speranze e sinceramente non avevo nemmeno voglia di uscire con lui da quanto mi sentivo scoraggiata! Decisi pero` di andare lo stesso e capii immediatamente che lui era il classico ragazzo da sposare, dolcissimo, bravo e sincero.

      La nostra relazione inizialmente non era ben definita, lui era appena stato trasferito ad Oslo per lavoro e voleva concentrarsi sulla carriera, io cercai di fargli capire che avremmo potuto comunque avere una relazione senza dove sacrificare il suo lavoro. Passammo il primo anno di relazione a distanza, io a Stoccolma e lui in Norvegia, ci vedevamo pero` ogni weekend: una volta veniva lui a trovarmi e una volta andavo io. Quest` anno di relazione a distanza passo` molto velocemente finche` non decidemmo di andare a vivere insieme. Lui purtroppo non ne voleva sapere di tornare in Svezia data la sua ottima posizione lavorativa , cosi a malincuore, nell`estate del 2016 mi trasferii ad Oslo ma quanto successo in Norvegia ve lo racconto nel prossimo blog post :)



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      Vany


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